Gravi difficoltà impediscono il funzionamento della trasmissione obbligatoria telematica
CERTIFICATI ONLINE, "VANNO RISOLTI I PROBLEMI TECNICI”
I MEDICI DI FAMIGLIA: "BASTA CON LA MINACCIA DI SANZIONI”
Claudio Cricelli, Presidente SIMG: "Siamo tra i più informatizzati al mondo, non abbiamo pregiudizi contro il nuovo sistema. È necessario abbassare i toni”
Roma, 2 febbraio 2011 - "Viviamo una inarrestabile e inaccettabile esasperazione dei toni cui si aggiunge la mancanza di concertazione, di cortesia e di decoro. Le proteste per i disservizi connessi all’invio telematico dei certificati di malattia all’INPS non hanno niente a che vedere con una ribellione da parte dei medici o con un preconcetto rifiuto della semplificazione burocratica. Ieri, nel primo giorno di avvio delle sanzioni per i medici che non inviano i certificati via web, abbiamo assistito a difficoltà tecniche che non dipendono dalla volontà dei camici bianchi di far funzionare il sistema”. Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), sottolinea l’importanza di trovare forme di collaborazione invece di esasperare i toni minacciando sanzioni contro professionisti che garantiscono servizi di alta qualità ai cittadini. "I medici di famiglia italiani – continua Cricelli - sono tra i più informatizzati del mondo e sono in grado di fornire informazioni di eccellenza sulla salute dei loro pazienti. Anche i cittadini apprezzano molto tutto ciò che semplifica la loro vita, snellisce il lavoro, elimina carte e firme. Non ho percepito rifiuti pregiudiziali nei confronti del nuovo metodo di trasmissione telematica dei certificati. Ho colto invece preoccupazione per la farraginosa fragilità del sistema, per la erraticità della banda, per la ancora incompleta distribuzione della ADSL. Ma il sentimento più diffuso è soprattutto di indignazione per la politica delle urla e degli schiaffoni nei confronti dei medici”. Minacciano - si chiede Cricelli – di cacciare un professionista che sta compiendo passi da gigante nel miglioramento della qualità per un paio di certificati? "Noi – conclude Cricelli - credevamo che le priorità richieste ai medici riguardassero la salute dei cittadini, le buone cure e l’eccellenza dei risultati clinici. Invece ci ritroviamo con le sberle ed i diktat! Spediremo volentieri i certificati INPS come stiamo facendo ormai da mesi, ma esigendo prima la semplificazione e la soluzione di tutti i problemi tecnici e organizzativi insieme al rispetto ed alla buona educazione, senza la minaccia di sberle o di licenziamenti in tronco”.
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