Firenze, 24 gennaio 2001
“L’approvazione della legge sugli oppioidi rappresenta una svolta epocale attesa da tempo dai malati e dalle loro famiglie, che permetterà di lenire la sofferenza e di migliorare la qualità della vita di migliaia di persone”. La Società Italiana di Medicina Generale ha accolto con grande favore la notizia della conclusione positiva di questa querelle che faceva dell’Italia “l’unico tra i paesi europei a non aver modificato la legislazione sugli stupefacenti al fine di rispondere ai bisogni dei pazienti con dolore”.
“Al ministro della Sanità Umberto Veronesi, al presidente del Senato Nicola Mancino alla presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Marida Bolognesi, ed a tutti i parlamentari che si sono impegnati nell’approvazione di questa legge – aggiunge il presidente della SIMG Claudio Cricelli - va il nostro ringraziamento per aver dato ascolto al forte segnale venuto dal mondo della Sanità in difesa dei malati”.
Un segnale che – dice Cricelli – rappresenta però “solo il primo passo sulla strada dello sviluppo di modelli di assistenza che dovranno riportare al centro dell’attenzione i malati e il loro disagio.
Ci sono ancora molte cosa da fare per far sì che questo primo passo dia i suoi frutti. C’è la necessità di formare medici, infermieri e operatori preparati che sappiano lavorare insieme al servizio dei malati. Ma c’è anche la necessità di sviluppare modelli organizzativi e di avviare iniziative di formazione, informazione e di controllo che garantiscano il trattamento efficace del dolore e degli altri sintomi e che favoriscano, quando è possibile, la cura domiciliare.
La Medicina di famiglia – conclude Cricelli - si candida attraverso la sua Società Scientifica ad essere protagonista, accanto ai pazienti e alle loro famiglie, anche di questo cambiamento.