Firenze, 5 aprile 2008 - “L’adozione delle medicine equivalenti rappresenta una delle più importanti innovazioni degli ultimi anni oltre che una battaglia vinta per la civiltà dell’assistenza, una possibilità che ha ognuno di risparmiare sui conti pubblici della sanità per una vera assistenza solidaristica. Come medici di famiglia saremo sempre più impegnati a promuoverne l’utilizzo ogni qualvolta sia possibile, ma chiediamo che il prossimo esecutivo ci sappia dire come verranno investite le risorse risparmiate”. E’ quanto dichiara in una nota Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), che auspica che “i soldi risparmiati vadano investiti in provvedimenti e azioni capaci di garantire un miglioramento dell’assistenza avvertibile e misurabile dai cittadini”. La bioequivalenza è stata dimostrata in numerosi studi, negli ultimi mesi inoltre si è vista la sostanziale equivalenza anche di alcuni principi attivi anti-colesterolo. “Si tratta di continue conferme scientifiche – commenta Cricelli - che fanno sperare in un mercato più libero anche per grandi patologie e quindi con ancora più ampie ricadute in termini di risparmio”. Perché spendere di più se effetto e sicurezza sono i medesimi dei farmaci ‘griffati’? “I medici di famiglia possono a volte consigliare il ‘griffato’ quando ad esempio manchino ancora studi confermativi della bioequivalenza o quando cambiare farmaco potrebbe portare il paziente – soprattutto se anziano - a una minore compliance cioè a non seguire con la stessa costanza la somministrazione del farmaco. In questi casi – precisa Cricelli - è meglio proseguire con il vecchio farmaco o con quello di marca”.
Home Notizie Comunicati Stampa Anno 2008 5 Aprile 2008. SIMG: I “Generici” vera innovazione per un SSN solidaristico, il risparmio sia misurabile
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