ma nelle strade a traffico limitato CALANO del 50%”
Per due giorni a Cavenago di Brianza più di 250 camici bianchi faranno il punto sulla gestione e terapia delle principali malattie respiratorie (l’incontro lombardo include anche il 2° Congresso Nazionale SIMG dedicato all’Area Pneumologica). Una sessione è dedicata al tema "Ambiente e salute del respiro”. Si stima che in Italia vi siano circa 2.600.000 pazienti con BPCO, che causa ogni anno 18.000 decessi; sono circa 3 milioni gli asmatici e una persona su 10 soffre di allergia da polline. "Ma non sono solo i polmoni a essere danneggiati dall’inquinamento atmosferico – continua il dott. Sessa -. è stato dimostrato che ogni aumento di 10 microgrammi per metro cubo di polveri sottili determina un incremento della mortalità totale. Le vittime sono soprattutto i bambini, gli anziani e le persone con malattie croniche”.
Il PM10 è una polvere "vecchia”, formata dalle particelle (di diametro inferiore a 10 micron) che si depositano nel corso del tempo in maniera uniforme nelle nostre città. Non così il black carbon, formato da particelle "fresche” che si disperdono progressivamente nello spazio. "Il carbonio elementare è quella parte di PM10 più pericolosa – conclude il dott. Invernizzi – perché è rappresentativo di sostanze particolarmente dannose per la salute, gli inquinanti idrocarburi policiclici aromatici. La sua distribuzione spaziale è tale da evidenziare differenze di concentrazione persino tra il centro della strada e il marciapiede. È un indicatore ideale per registrare i livelli di inquinamento nelle varie zone urbane a diversa intensità di traffico. Consente anche di mettere in luce l’impatto positivo sulla qualità dell’aria della misure di limitazione della circolazione dei veicoli. È chiaro che l’utilizzo di questo nuovo parametro potrebbe portare a un aumento dei giorni di blocco del traffico”. Le tre aree in cui è stato svolto lo studio sono Corso Buenos Aires (zona senza restrizioni), Corso Venezia (Ecopass) e Piazza Duomo (zona pedonale); Corso Lodi (zona senza restrizioni), Corso di Porta Romana (Ecopass) e Piazza Duomo; Corso Vercelli (zona senza restrizioni), Corso Magenta (Ecopass) e Piazza Duomo. La ricerca è stata condotta per tre giorni nel mese di luglio 2010 perché d’estate le concentrazioni di polveri inquinanti dovute al traffico non si sommano a quelle che derivano dal riscaldamento delle abitazioni e degli uffici come nel periodo invernale, permettendo di discriminare meglio i livello di inquinanti nelle zone a diversa intensità di traffico.
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