Riportiamo qui di seguito la proposta di
modificazione della legge sugli stupefacenti che è stata prodotta da un gruppo di
lavoro(1) a cui hanno partecipato rappresentanti dei malati, dei farmacisti e dei medici.
Speriamo che si risolva rapidamente il problema della fornitura gratuita di oppiacei agli
ammalati di cancro soprattutto per quanto riguarda le formulazioni a rapido rilascio sia
specialità (attualmente non presenti sul mercato italiano) e sia galeniche, coprendo in
tempi brevi in accordo con la Commissione sulla Farmacopea i passi necessari a far sì che
anche questi farmaci possano accedere al regime di rimborsabilità. (1)
Federazione Nazionale Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri
(FNOMCeO)
Associazione Europea per le Cure Palliative (EAPC)
Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM)
Società Italiana di Medicina Generale (SIMG)
Società Italiana per le Cure Palliative (SICP)
Ordine dei Farmacisti
Tribunale per i Diritti del Malato (TDM)
Enti in indirizzario
Al Ministro della Sanità
On.le Rosaria Bindi
Al Ministro degli Interni On.le Rosa Russo Iervolino
Al Ministro di Grazia e Giustizia On.le Oliviero Diliberto
Ai membri della Commissione Igiene e Sanità del Senato e affari sociali della
Camera dei Deputati
Ai membri della Commissione Giustizia della Camera e del Senato
Alla Commissione unica per il farmaco
Alla Commissione Permanente per la Farmacopea ufficiale
Premessa
Il cancro, soprattutto nelle sue fasi avanzate (ma non solo) è spesso associato a una
sintomatologia dolorosa. Il controllo del dolore e le cure palliative costituiscono la
risposta più umana in tali condizioni.
Diversi studi epidemiologici dimostrano che le morti dovute al cancro aumenteranno, in
parte come conseguenza dellinvecchiamento della popolazione e in parte per
laumentato consumo di tabacco: si stima che nel 2015 ci saranno 15 milioni di nuovi
casi per anno e circa 9 milioni di morti. La prevalenza dellAIDS, daltra
parte, che comporta una sintomatologia dolorosa e linsorgenza di tumori, è in
aumento in numerosi paesi. i tumori polmonari e lAIDS saranno le due più comuni
cause di morte nel primo quarto del XXI secolo. Daltro canto, alcune indagini
dimostrano che nei paesi sviluppati è frequente un uso inadeguato degli analgesici
oppioidi nel controllo del dolore da cancro.
Secondo quanto stabilito dalla Single Convention on
Narcotics Drugs del 1961 (successivamente modificata dal Protocollo del 1972) i governi
nazionali hanno lobbligo di assicurare una adeguata disponibilità di farmaci
oppioidi per gli usi terapeutici e di ricerca scientifica e, daltra parte, di
controllarne lillecita produzione e commercializzazione e luso improprio.
Nel 1986 lOrganizzazione mondiale della sanità e il suo Comitato di esperti per il
controllo del dolore da cancro e per le cure di supporto ha sviluppato un metodo efficace
per il trattamento del dolore oncologico. Il metodo si fonda sulla disponibilità di
farmaci analgesici oppioidi e non oppioidi: la morfina e altri analgesici oppioidi forti
sono considerati essenziali per il trattamento del dolore da cancro.
LOMS perciò raccomanda ai governi di:
assicurare la disponibilità dei farmaci analgesici, oppioidi e non oppioidi;
assicurare che la propria legislazione sul controllo dei narcotici ne consenta un
adeguato uso terapeutico (produzione, importazione, immagazzinamento, prescrizione e
dispensazione);
assicurare che i sanitari siano legalmente autorizzati a utilizzare gli oppioidi;
rivedere e semplificare i controlli sugli oppioidi per renderli effettivamente
disponibili nelle quantità necessarie.
Inoltre, il comitato di esperti dellOMS sottolinea
che, in previsione di un aumento della pressione per la legalizzazione
delleutanasia, i governi devono compiere ogni sforzo per favorire una completa
informazione su ogni progresso nel campo del controllo del dolore da cancro, nelle cure
palliative e nel trattamento dei pazienti terminali di cancro.
Lo stesso comitato ritiene infine che i princìpi di controllo del dolore oncologico siano
applicabili anche ai malati di AIDS. A seguito della risoluzione 1989/15
dellEconomic and Social Council, lInternational Narcotics Control Board, in
collaborazione con lOMS, ha preparato nel 1989 un rapporto dal titolo "Demand
for and supply of opiates for medical and scientific needs". In quel rapporto si
dimostrava che il fabbisogno medico di oppioidi, in particolare per il controllo del
dolore da cancro, non era del tutto soddisfatto. Venivano individuate diverse ragioni:
inadeguati sistemi di valutazione del fabbisogno terapeutico;
paura dellabuso, con conseguenti legislazioni che ostacolano in modo
indiscriminato la disponibilità dei farmaci;
strutture sanitarie inadeguate, personale insufficiente, scarse risorse
finanziarie;
opinione pubblica e sanitari timorosi della tossicodipendenza.
LOMS utilizza il consumo annuale di analgesici
oppioidi in ogni stato come indice sensibile per una valutazione dellefficacia dei
programmi di controllo del dolore da cancro. In particolare, viene considerato come indice
assai significativo quello relativo al consumo terapeutico della morfina. Sebbene questa
non sia lunico oppioide utilizzato nella pratica clinica, è certamente il farmaco
di riferimento e di più ampio impiego; utilizzarne il consumo come indicatore del
controllo del dolore appare quindi più che giustificato.
Fino al 1984 il consumo di morfina è stato stazionario, mentre negli anni successivi è
progressivamente aumentato, fino a quadruplicare nel 1993. Tuttavia laumento del
consumo è avvenuto quasi esclusivamente nei dieci paesi che già avevano alti livelli di
utilizzo. Viceversa, i paesi a basso consumo, tra cui lItalia, hanno registrato un
decremento nellutilizzazione terapeutica della morfina. Oggi lItalia occupa
gli ultimi posti nel consumo terapeutico di oppioidi. Le ragioni dellinsufficiente
utilizzo dei farmaci oppioidi in Italia vanno ricercate in almeno quattro ambiti:
influenza della legislazione, cultura ed educazione, disponibilità dei farmaci e
organizzazione dellassistenza sanitaria.
Aspetti legislativi
Da sempre gli oppioidi vengono utilizzati, oltre che a scopo terapeutico, per le loro
caratteristiche di potenti analgesici, anche, e in larga misura, per scopi non medici, il
che ha portato allo sviluppo di una legislazione internazionale per il controllo della
loro diffusione abusiva. La difficoltà viene dal fatto che nel formulare queste leggi e
regolamenti lesigenza di assicurare una adeguata disponibilità per gli usi
terapeutici è spesso tenuta in minore considerazione rispetto a quella di comprimere
luso improprio: spesso quindi è prevalso un atteggiamento eccessivamente
restrittivo, con la conseguenza che si è privata, o fortemente ostacolata, la
possibilità di utilizzare correttamente questi farmaci.
Tra i paesi europei lItalia ha una
legislazione relativa alla prescrizione dei farmaci oppioidi tra le più complesse e
rigorose.
Basta citare (legge 685 del 1975 e DPR 309 del 1990):
ricettario ministeriale da ritirare e controfirmare presso le sedi degli Ordini dei
medici;
prescrizione in triplice copia;
conservazione delle ricette per almeno due anni;
prescrizione limitata al fabbisogno di otto giorni;
prescrizione a tutte lettere con estesa indicazione delle singole dosi e della via
di somministrazione, dichiarazione di responsabilità in caso di dosaggio giornaliero
superiore alla quantità prevista dalla farmacopea (indipendentemente dalla via di
somministrazione);
documento didentità del paziente o di un familiare per ritirare il farmaco;
norme che riguardano la registrazione, dispensazione e smaltimento dei farmaci;
sanzioni rilevanti per i professionisti, medici e farmacisti, in caso di errori,
anche meramente formali, nella prescrizione, registrazione, dispensazione, conservazione e
smaltimento del farmaco.
Questa serie di restrizioni ha certamente un effetto
negativo su un più esteso uso terapeutico dei farmaci oppioidi, senza che sia in alcun
modo dimostrata una qualche efficacia nella prevenzione dellabuso. In un articolo
pubblicato su Lancet nel 1993 si segnalava che in Europa, nel periodo 1986-1990,
le morti per tossicodipendenza erano aumentate del 170 per cento, ma non era possibile
trovare alcuna correlazione tra incremento delle morti e liberalità delle leggi. Nei
paesi con regole prescrittive molto lasse (Regno Unito, Olanda, Belgio, Danimarca) il
tasso di mortalità per droga non risulta più alto che in Germania o in Italia. In
Francia il consumo terapeutico di morfina tra il 1986 e il 1990 è cresciuto del 650 per
cento, mentre le morti per tossicodipendenza solo dell89 per cento. In Danimarca i
dati corrispondenti sono del 106 per cento e del 6 per cento, mentre in Grecia, a fronte
di una completa stabilità delluso medico di oppioidi, i morti per abuso di
narcotici sono aumentati del 136 per cento.
Aspetti culturali ed educativi
Numerose ricerche dimostrano che in genere il personale sanitario, medici e infermieri,
non ha avuto e tuttora non riceve una adeguata formazione relativa al trattamento del
dolore e, in particolare, del dolore da cancro. Molti medici sono restii a prescrivere
oppioidi, in parte per le difficoltà derivate dalle numerose normative, ma anche per la
scarsa preparazione ricevuta riguardo alluso di questi farmaci.
Studi recenti dimostrano che solo una
percentuale molto bassa (16 per cento) dei Medici Generali prescrive oppioidi per il
controllo del dolore da cancro. Inoltre, quasi sempre le dosi prescritte sono inadeguate,
o la durata del trattamento è troppo breve per produrre leffetto desiderato.
Disponibilità dei farmaci
In Italia la disponibilità dei farmaci non deve essere intesa tanto in termini di
disponibilità assoluta o di insufficiente rifornimento, quanto in termini di
disponibilità di forme farmaceutiche particolari o di molecole oppioidi alternative alla
morfina.
Nello specifico, oggi il medico ha disponibile per la somministrazione orale solo morfina
solfato a lento rilascio, mentre la morfina pronta, indispensabile per aggiustare in tempi
brevi la dose terapeutica efficace e per controllare le esacerbazioni acute del dolore,
non esiste sul mercato se non come preparazione magistrale, per di più a totale carico
del paziente.
Farmaci con caratteristiche interessanti come lossicodone sono praticamente
introvabili.
Aspetti di politica sanitaria
Le risorse impegnate nella cura dei malati oncologici in fase avanzata e terminale sono
minime rispetto a quanto viene speso per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento dei
tumori. Si assiste a una quasi completa mancanza di leggi o di direttive stabili e
univoche che regolamentino listituzione di servizi di terapia del dolore e di cure
palliative diffusi nel territorio e collegati sia con le strutture residenziali
ospedaliere sia con la rete dei servizi sanitari e socio-assistenziali territoriali.
Chiediamo
le seguenti modifiche alla
normativa in vigore relativa alla prescrizione di preparazioni classificate nelle
sottotabelle I, II e III della Tabella 7 della Farmacopea ufficiale IX e:
1) che venga modificato lattuale ricettario ministeriale, utilizzando moduli a
ricalco in luogo della triplice scrittura;
2) che il fabbisogno terapeutico relativo alla singola prescrizione sia prolungato a 28
giorni, in luogo degli 8 attualmente previsti;
3) che sia possibile redigere una ricetta che riporti il piano terapeutico del paziente e
che possa contenere fino a due dosaggi dello stesso medicinale o due medicinali diversi;
4) che venga abolito lobbligo dellindicazione a tutte lettere della dose e
della posologia;
5) la depenalizzazione delle sanzioni relative a errori formali e la revisione delle
sanzioni amministrative a carico di medici e farmacisti qualora lillecito riguardi
esclusivamente errori formali;
6) che il possesso del ricettario ministeriale sia reso obbligatorio per tutti i medici
deputati alle cure e alla assistenza dei malati;
7) che sia consentito ritirare il ricettario madre-figlia per la relativa prescrizione,
oltre che presso lordine professionale di appartenenza, anche presso la direzione
sanitaria delle ASL o delle aziende ospedaliere e degli Istituti di ricovero e cura in cui
il medico opera;
8) che i medici possano legittimamente detenere piccoli quantitativi di stupefacenti (per
esempio 50 milligrammi di morfina) per la gestione delle situazioni di emergenza, senza
lobbligo della tenuta del relativo registro di carico e scarico previsto
dallarticolo 42, comma 2 del DPR 309/90, ma documentando lavvenuto acquisto e
la conseguente somministrazione mediante la conservazione della propria copia della
richiesta, prevista dallarticolo 42, comma 1 del DPR 309/90, sulla quale il medico
riporterà i dati relativi a ogni somministrazione.
Ai membri della CUF
Premesso che
il dolore da cancro può essere
adeguatamente controllato da trattamenti farmacologici che sono stati definiti
dallOrganizzazione mondiale della sanità attraverso linee guida terapeutiche ormai
consolidate;
allinterno di queste linee guida i farmaci oppioidi hanno un ruolo
essenziale;
esiste in Italia una oggettiva carenza di preparazioni industriali a base di
farmaci oppioidi;
i farmaci analgesici oppioidi prescrivibili in SSN sono insufficienti sia come
molecole sia come forme farmaceutiche;
in particolare, non sono disponibili preparazioni a base di morfina ad azione
rapida per via orale, indispensabili per la pronta titolazione del fabbisogno terapeutico
del malato con dolore da cancro e per il controllo delle crisi dolorose acute;
nel formulario nazionale sono contenute alcune formulazioni, validate dalla
Commissione di farmacopea, a base di oppioidi (da soli o in associazione con analgesici
non oppioidi);
alcune preparazioni magistrali, introdotte nel SSN con i Decreti ministeriali
13/4/1989 e 10/8/1989, sono state successivamente abolite;
Chiediamo
che vengano ammesse al
rimborso in SSN le seguenti preparazioni magistrali:
1) morfina solfato capsule 10, 30, 60 e 100 mg;
2) morfina cloridrato, soluzione orale sciropposa 1% e 4%;
3) morfina 10 mg/10 ml clisma;
4) morfina 10, 30, 60, 100 mg supposte;
5) codeina capsule 30, 60 mg;
6) codeina 30 mg + paracetamolo 325 mg capsule;
7) codeina 60 mg + paracetamolo 325 mg capsule;
8) ossicodone capsule 5 mg, 10 mg;
9) ossicodone 5 mg + paracetamolo 325 mg capsule;
10) ossicodone 10 mg + paracetamolo 325 mg capsule.
Alla Commissione Permanente per la
pubblicazione e la revisione della Farmacopea ufficiale
Premesso che
il dolore da cancro
può essere adeguatamente controllato da trattamenti farmacologici che sono stati definiti
dallOrganizzazione mondiale della sanità attraverso linee guida terapeutiche ormai
consolidate;
allinterno di queste linee guida i farmaci oppioidi hanno un ruolo
essenziale;
il metadone ha caratteristiche farmacologiche e farmacodinamiche che lo rendono
unimportante alternativa terapeutica alla morfina;
lossicodone è un farmaco oppioide con un indice terapeutico favorevole e che
trova quindi larga indicazione nel trattamentodi dolori cronici in ambito oncologico;
un utilizzo terapeutico ampio dellossicodone è ostacolato dalle
difficoltà di prescrizione;
lassociazione con paracetamolo in capsule è presente tra le monografie
dellelenco A-Galenici officinali del Formulario nazionale;
Chiediamo
1) che nella Tabella V della Tabella 7 FU e nella
Tabella 5 FU venga inserito il seguente paragrafo: "preparazioni orali e suppositorie
le quali, in associazione con altri princìpi attivi, contengono ossicodone per un
quantitativo complessivo non superiore a 10 milligrammi per le forme solide e a 20
milligrammi per le forme rettali";
2) le seguenti modifiche alla Tabella 8. |