La morfina, il prototipo degli analgesici,
è un composto naturale, ed alla natura continua ad ispirarsi la ricerca di farmaci per la
lotta al dolore. Limportanza della biodiversità per la scoperta di nuovi farmaci
analgesici balza drammaticamente alla ribalta se si considera che i tre più importanti
prototipi di analgesici non oppioidi scoperti recentemente derivano da sostanze prodotte
da una rana sudamericana (epibatidina), da un gasteropode del Pacifico (SNX-111) e da un
cactus africano (resiniferatossina). La storia di questi tre composti è affascinante e
paradigmatica della via tortuosa con cui vengono scoperti nuovi farmaci. La storia dellepibatidina inizia nel 1976, quando si scoprì
che un estratto della pelle di una minuscola rana velenosa dellEcuador, lEpipedobates
tricolor, induceva negli animali da esperimento reazioni tipiche della morfina, quali lincurvamento
della coda nel ratto (reazione di Straub), non bloccate però dal nalossone. Il composto
responsabile di questa azione era presente solo in tracce, e dalla pelle di circa 750 rane
se ne ottenne meno di un mg. A motivo della scarsità del prodotto, la sua
caratterizzazione strutturale richiese oltre 15 anni. Non fu, infatti, più possibile
isolare altra epibatidina, in quanto si scoprì che la rana non produceva questo composto,
ma lo assumeva dalla dieta. Le rane allevate in laboratorio a questo scopo non contenevano
quindi epibatidina. Cambiamenti nella rete stradale dellEcuador portarono a
sconvolgimenti ambientali nel luogo in cui erano state raccolte le rane, che, nel 1984,
finirono inoltre nella lista CITES (Convention on International Trade in Endangered
Species) delle specie protette. Progressi tecnologici resero possibile allinizio
degli anni Novanta lelucidazione strutturale dellepibatidina, che fu poi
sintetizzata in laboratorio in modo da permetterne un approfondito studio farmacologico.
Il composto risultò circa 200 volte più potente come analgesico della morfina, ed il suo
meccanismo dazione risultò di tipo nicotinergico. Lepibatidina è troppo
tossica per uso clinico, ma modificandone la struttura è stato ottenuto un composto
(ABT-594, in sviluppo clinico) meno tossico e più attivo, che potrebbe rappresentare unautentica
svolta nella terapia del dolore: un prima alternativa non oppioide alla morfina.
LSX-111 è un peptide prodotto da un gasteropode
velenoso del mare delle Filippine, il Conus magnus. Le conchiglie colorate dei Conus sono
sempre state oggetto di collezione, e, soprattutto nel passato, raggiunsero quotazioni
sbalorditive. Il caso più eclatante è quello di una conchiglia del C. cedonulli, battuta
ad unasta di Londra nel 1796 insieme ad uno dei più famosi dipinti di Jan Vermeer,
la "Dama in blu che legge una lettera", oggi al Rijksmuseum di Amsterdam. Il
quadro di Vermeer fu venduto per 43 guinee, mentre la minuscola conchiglia del Conus,
lunga solo circa 5 cm, raggiunse un prezzo di 273 guinee. LSNX-111 è un bloccante
di una sottoclasse di canali del calcio (canali di tipo N), la cui inattivazione a livello
del midollo spinale blocca la trasmissione dello stimolo dolorifico.
La resiniferatossina è un analogo ultrapotente della
capsaicina, il principio pungente del peperoncino, e si ottiene dallEuphorbium, una
vecchia resina ben nota ai medici greci e romani. La resina fu così chiamata da re Giuba
di Mauritania in onore del suo medico Euforbio, il fratello di Antonio Musa, il famoso
medico dellimperatore Augusto. La resiniferatossina porta alla inattivazione
funzionale di una serie di neuroni implicati nella trasmissione del dolore, probabilmente
per deplezione di sostanza P. LEuphorbium si ottiene da una pianta succulenta del
Marocco, lEuphorbia resinifera, un tempo iscritta in tutte le farmacopee. La
resiniferatossina è in fase clinica di studio per il trattamento del dolore cronico,
incluso quello da neuropatia diabetica.
La scoperta di un nuovo farmaco è stata
paragonata ad una lotteria, e gli esempi presi in esame mostrano come i composti naturali
siano sovente biglietti molto speciali. In questo contesto, la scomparsa di una nuova
specie animale o vegetale è come la perdita di un carnet di biglietti per una lotteria il
cui premio è rappresentato dal benessere dellumanità.
Bibliografia
1. Bannon A. W. et al. Broad-Spectrum,
Non-Opioid Analgesic Activity by Selected Modulation of Neuronal Nicotinic Acetylcholine
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Sept-Oct 1997
3. Appendino G., Szallasi A. Euphorbium: Research on its Active Principle,
Resiniferatoxin, Revives an Ancient Medicine. Life Science, 60, 681-696, 1997 |