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Dichiarazione della SIMG sulla formazione medica

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Il Ssn ed il Sistema Sanitario sono le priorità per i cittadini. Prepariamo i medici italiani con criteri rigorosi di qualità e con contenuti adeguati a ruoli chiari e ben definiti.
Nessuna scorciatoia deve essere consentita nell'interesse del diritto degli italiani alle buone cure.

"La Simg ribadisce la propria posizione sulla materia della Formazione Medica che in quanto strumento di supporto alla evolutiva preparazione dei professionisti della salute è per definizione, evolvibile, adattabile, flessibile e modificabile nel tempo.

Non è possibile dunque che sanatorie , scorciatoie , recuperi e approssimazioni nei modi e nei contenuti della formazione dei medici si sostituiscano ad una programmazione che parta dalla organizzazione e dagli obbiettivi del Sistema di Cure.

I medici si formano con gli strumenti ed i contenuti idonei ad esprimere la maggiore qualità professionale rispetto al ruoloche deve essere loro assegnato con chiarezza rispetto agli espliciti obbiettivi del Sistema Sanitario del Paese.

La formazione medica è quindi una variabile dipendente . Ci aspettiamo dunque che prima di prospettare soluzioni per i processi formativi si faccia chiarezza sulla organizzazione , finanziamento ed erogazione dei servizi ai cittadini."

Claudio Cricelli
Presidente
Società Italiana Medicina Generale

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Riceviamo la comunicazione del Segretario della Fimmg , che riportiamo integralmente:

Silvestro Scotti: «Riordino dell’accesso alla medicina di famiglia? Non accetteremo nessuna sanatoria all’italiana, pronti a manifestare al fianco dei giovani medici per sostenere l’importanza della meritocrazia»
«Non si può svendere il futuro dei giovani medici nel nome di una sanatoria all’italiana che servirebbe solo a cancellare la meritocrazia, favorendo gli interessi di pochi a danno delle giuste ambizioni dei più». E perentorio il segretario generale nazionale della Fimmg Silvestro Scotti nel commentare le parole del ministro Giulia Grillo sul futuro della medicina di famiglia. Parole che precedono una convocazione fissata al ministero per l’11 ottobre per illustrare alle parti sociali quella che il ministro ha definito «la prima fase del piano di valorizzazione e accesso alla formazione di tutti questi professionisti». Step che si cerca di far passare come base di un «riordino futuro».
Scotti chiarisce che la Fimmg non è disposta ad accettare «provvedimenti e criteri che tendano alla cancellazione totale della meritocrazia».
L’ovvio considerazione del segretario generale è che i provvedimenti annunciati dal ministero altro non farebbero che «gettare alle ortiche il grande lavoro fatto per ottenere l’incremento delle borse». Scotti si domanda se i consulenti del ministro Giulia Grillo abbiano attentamente valutato la situazione. «Sentiamo parlare – aggiunge – di “impegno affinché nessuno si senta sfruttato, nessuno rimanga indietro o, peggio ancora, si senta sorpassato”. Tuttavia, chi conosce il Contratto collettivo nazionale, sa bene che realizzando questo “riordino” nei termini annunciati tutti i giovani medici si vedranno sistematicamente scavalcati. Il merito verrebbe piegato a ragioni di anzianità e così ci troveremmo con un disastroso salto generazionale».
Facile comprendere perché il segretario generale Fimmg chiami all’unità tutte le altre sigle sindacali e chieda anche l’intervento della FNOMCeO. «Siamo pronti a discutere con il ministero sulle caratteristiche del concorso, ben venga la volontà di riconoscere punteggi anche alle esperienze, ma non accetteremo alcuna “sanatoria all’italiana”. Se necessario – conclude Scotti – siamo pronti a manifestare al fianco dei giovani medici, per sostenere un paese e una professione nella quale il merito sia il primo elemento da valutare. Come segretario generale Fimmg sono pronto a sottoscrivere tutto il mio impegno affinché, veramente, “nessuno si senta sfruttato, nessuno rimanga indietro o, peggio ancora, sia sorpassato”

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