Home Notizie Comunicati Stampa Anno 2013 Influenza: 379.000 Italiani a letto. Da oggi inizia il picco. I MMG: Il boom arriverà a metà Febbraio.

Influenza: 379.000 Italiani a letto. Da oggi inizia il picco. I MMG: Il boom arriverà a metà Febbraio.

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I dati sulla diffusione del virus e consigli pratici per affrontarlo nella "lettera” settimanale della SIMG

Il presidente Claudio Cricelli: "I bambini fino a 4 anni sono i più colpiti. Gli over 65 si ammalano meno perché hanno aderito alla campagna vaccinale. Dall’avvio dell’epidemia 1 milione e 649mila casi”

 

Firenze, 28 gennaio 2013 – Ci avviciniamo al picco dell’influenza 2013, che raggiungerà il boom a metà febbraio. Nella terza settimana di gennaio sono stati colpiti dal virus 379mila italiani, con il numero complessivo degli influenzati dall’inizio dell’epidemia ad oggi salito a quota 1.649.000 casi. Marche, Valle d’Aosta, Piemonte, Molise, Campania e Sardegna sono le regioni che fanno registrare il maggior numero di diagnosi. In media, negli ultimi sette giorni, 6,25 italiani su mille sono stati messi a letto dal virus, un dato in  costante crescita visto che 15 giorni fa l’incidenza era di 4.50. I bambini sono i più colpiti: per quelli al di sotto dei 4 anni di età la frequenza è pari a 18,73 casi su mille. E le cifre rimangono molto alte tra i più giovani (5-14 anni, con 12,67 casi) e gli adulti fino a 64 anni (15-64 anni, con 4,96 casi), per diminuire in maniera drastica tra gli ultrasessantacinquenni (fino a 1,96 casi).
I numeri arrivano dal bollettino settimanale sull’epidemia della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG). "Malgrado i problemi legati alle difficoltà di avere a disposizione il vaccino, anche quest’anno la copertura profilattica degli ultrasessantacinquenni ha mostrato risultati positivi – spiega il dott. Claudio Cricelli, presidente SIMG -. Gli anziani si ammalano molto meno di influenza, malgrado la loro maggiore fragilità, perché si vaccinano molto di più ed hanno già incontrato alcuni virus in passato, sviluppando così una protezione. I numeri che forniamo derivano da una attività di sorveglianza effettuata dalle reti di medici sentinella, che riportano il numero di ammalati visitati e la diagnosi specifica, attraverso un tampone che indica con certezza se la malattia è influenza vera o una delle altre patologie invernali delle vie respiratorie non dovute al virus influenzale”.
Per le prossime quattro settimane la SIMG diffonderà la "lettera sull’influenza”, disponibile sui siti www.simg.it  e  www.ilritrattodellasalute.it. Oltre a fornire utili informazioni sull’andamento della malattia, la lettera conterrà anche indicazioni pratiche sui comportamenti, le precauzioni, le misure e le terapie da intraprendere (inclusa l’automedicazione). "È importante sottolineare – afferma il dott. Aurelio Sessa, presidente regionale SIMG Lombardia e medico sentinella - che di tutte le malattie che circolano nel periodo invernale, quelle dovute a cause non influenzali sono assai più numerose dell’influenza (2 volte e mezzo). Infatti dall’inizio del monitoraggio più di 3 milioni di persone sono stati colpiti dalle cosiddette sindromi respiratorie acute. Queste patologie delle prime vie aeree includono il raffreddore comune e forme simili e possono quindi colpire anche le persone vaccinate contro l’influenza. Conoscere i numeri serve a proteggersi, a curarsi meglio e a sfatare alcuni pregiudizi pericolosi e diffusi, come la sfiducia nei confronti del vaccino”. L’influenza si presenta con la contemporanea insorgenza, nell’arco di 6-8 ore, di tre sintomi: febbre alta (solitamente superiore a 38°C), un disturbo respiratorio (tosse, mal di gola, naso chiuso) e uno sistemico (dolore alle ossa e ai muscoli, mal di testa, stanchezza, brividi e sudorazioni, malessere generalizzato). "Questo è il criterio che i medici sentinella utilizzano per la diagnosi clinica di influenza, non potendo eseguire un tampone su tutte le persone – conclude il dott. Sessa -. Tutte le forme respiratorie che presentano uno o due dei sintomi indicati, ma non tutti e tre insieme, vengono classificate come sindromi respiratore acute e possono essere causate nella maggior parte dei casi da una vasta famiglia di virus”.

 

 

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