Il Congresso SIMG parte sabato 20 novembre e dal 25 al 27 torneranno a tenersi sessioni dal vivo. Denominato “Progetto Nazionale di Rinascita e Ripartenza della Medicina Generale”, affronterà le priorità dei Medici di famiglia tra emergenza pandemica, patologie croniche e riforma della sanità territoriale.
“Il Congresso SIMG cade in un momento cruciale della vita del nostro SSN e della nostra professione. Sarà l’occasione per proporre entro il primo semestre del 2022 l’organizzazione della prima Conferenza nazionale della medicina generale e delle cure territoriali nel SSN e nel sistema Paese Italia” sottolinea il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG
C’è un secondo PNRR, oltre a quello che abbiamo imparato a conoscere ed è non meno importante, in quanto strettamente correlato con la sanità futura. È il Progetto Nazionale di Rinascita e Ripartenza della Medicina Generale, che viene proposto all’interno del 38° Congresso Nazionale della SIMG – Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, che si tiene a Firenze in forma ibrida. Il Congresso inizia il 20 novembre con sessioni online, prosegue fino al 31 marzo 2022 con una ampia mole di contenuti formativi da remoto con live dirette e FAD asincrone, ma prevede anche tre giorni di sessioni in presenza da giovedì 25 a sabato 27 novembre presso la Fortezza da Basso di Firenze.
L’OPPORTUNITA’ DI UNA NUOVA SANITA’ TERRITORIALE – Il 38° Congresso SIMG è stato denominato anche “Progetto Nazionale di Rinascita e Ripartenza della Medicina Generale”. Il Congresso è un’opportunità di confronto e discussione che sperimenta l’efficacia di strumenti innovativi per la fruizione di contenuti didattici e scientifici anche a distanza. La formula ibrida valorizza sia la partecipazione online che quella in presenza. I partecipanti che seguono dal web saranno condotti in una realtà virtuale immersiva e possono agevolmente partecipare alle sessioni, contribuire alla discussione e mettersi alla prova in esercitazioni a distanza. Sarà però anche l’occasione per ritrovarsi finalmente in presenza e per poter condividere tra colleghi e con gli specialisti le tematiche care alla Medicina Generale e importanti per la salute del Paese. Sono attesi circa 700 clinici, con 240 relatori e oltre 5000 partecipanti a distanza. Sarà l’occasione, da una parte, per affrontare i problemi di politica sanitaria posti dalla pandemia, il ruolo futuro del MMG, l'allocazione delle risorse del PNRR, il rapporto tra ospedale e territorio, le nuove tecnologie e l’uso della telemedicina; dall’altra, la parte scientifica affronterà le malattie croniche (patologie cardiovascolari, respiratorie, metaboliche, neurodegenerative, controllo del dolore, solo per citare le più ricorrenti) e le emergenze che si presentano al Medico di Medicina Generale, a partire proprio dal Covid.
“Il 38° Congresso Nazionale della SIMG cade in un momento cruciale della vita del nostro SSN e della nostra professione – sottolinea il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG – Siamo a un punto di svolta, che deve essere rappresentata da un’analisi critica delle carenze strutturali e dei grandi punti di forza emersi finora di questa professione all’interno del SSN. Il congresso deve riassumere le pratiche virtuose messe in atto da parte della medicina generale negli anni passati e durante la pandemia, ma allo stesso tempo andremo a delineare gli elementi di prospettiva per consentirci di attuare una svolta radicale. Il punto di partenza sarà nei processi di formazione di una classe di medici di famiglia qualificata ed entreremo nel merito di tutti gli elementi che costituiscono la pratica professionale. Ci occuperemo, ad esempio, di definire i modelli abitativi della medicina generale, perché servono strumenti, personale di supporto che sia qualificato, una divisione dei compiti tra i medici che compongono uno studio. Ai MMG dovranno spettare poi i compiti di diagnostica, affinché la presa in carico dei pazienti cronici sia completa. Inoltre, sarà importante un ampio coinvolgimento nel dibattito, oltre ovviamente alle forze politiche e alle Regioni, anche di infermieri, personale di Studio Medico e altre figure sanitarie ed esperte di management nonché delle varie discipline mediche e dei comparti del SSN e delle forze politiche e sociali. Noi siamo la medicina del territorio, di prossimità e dobbiamo erogare livelli di assistenza e di cura di alto livello ai cittadini di uno Stato moderno”.
“La proposta che concluderà il congresso sarà l’organizzazione entro il primo semestre del 2022 della prima Conferenza nazionale della medicina generale e delle cure territoriali nel SSN e nel sistema Paese Italia – conclude il Prof. Cricelli - La SIMG sarà promotrice dell’iniziativa e avrà un ruolo fondamentale nel definire un metodo analitico dei bisogni evolutivi della popolazione del Paese”.