Mercoledì 23 novembre 2022
Si apre da giovedì 24 a sabato 26 novembre alla Fortezza da Basso a Firenze il 39° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie con oltre tremila medici di famiglia attesi per confrontarsi su scientifici e di politica sanitaria. Politici, specialisti, manager protagonisti per tre giorni sulla sanità territoriale
“I cittadini, veri fruitori del SSN, hanno bisogno di servizi, prestazioni e interventi di prossimità, vicini a casa, dove, sempre più vecchi e fragili, hanno necessità che tali servizi siano erogati. Altro elemento essenziale è la digitalizzazione, intesa come strumento che semplifichi i processi” spiega il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG
Al via la fase in presenza del 39° Congresso Nazionale della SIMG - Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, che si tiene a Firenze presso la Fortezza da Basso da giovedì 24 novembre a sabato 26 novembre, dopo i primi giorni di sessioni online, che proseguiranno fino al 31 dicembre. Attesi oltre mille medici di famiglia provenienti da tutta Italia. Temi scientifici e politica sanitaria al centro dell’attenzione, con particolare riferimento alla formazione professionale.
LA PROPOSTA DI UNA NUOVA MEDICINA TERRITORIALE – Dopo due anni e mezzo di pandemia è giunto il momento di bilanci e di proporre un nuovo modello di medicina del territorio. Il Decreto Ministeriale 77 determina una ristrutturazione organizzativa e una ridefinizione di ruoli e compiti, che dovrà essere declinata soprattutto all’interno dei nuovi distretti e delle Case di Comunità. L’assegnazione di fondi del PNRR, le diverse impostazioni che verranno proposte e attuate dalle regioni, i diversi modelli organizzativi legati ai fondi disponibili e a diversità territoriali andranno a riconfigurare nuovi modelli organizzativi di cure primarie. Questa situazione molto dinamica richiede risposte adeguate sia in termini di capacità organizzativa che in termini di qualità di cure.
“Occorre costruire una nuova e moderna Medicina Generale – afferma il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG – Attualmente c’è ancora molto da fare. La nostra proposta è di convogliare una maggiore quantità di servizi nella medicina del territorio, negli “spoke” periferici, piuttosto che negli “hub” centrali. I cittadini, veri fruitori del SSN, hanno bisogno di servizi, prestazioni e interventi di prossimità, vicini a casa, dove, sempre più vecchi e fragili, hanno necessità che tali servizi siano erogati. Altro elemento essenziale è la digitalizzazione, intesa come strumento che semplifichi i processi e che divenga l’alternativa allo spostamento fisico verso unità mastodontiche, come i distretti e le Case dalla Salute. Il modello oggi proposto è costoso e inefficiente”.
FORMAZIONE DEI NUOVI MEDICI DI FAMIGLIA, TRA SIMULAZIONE E SIMG LAB – L’impegno della SIMG per la formazione del nuovo medico di famiglia si è recentemente arricchito di nuovi strumenti quali la certificazione delle competenze e la simulazione ad fedeltà, che trova nel SIMGLab una struttura di riferimento a questo proposito. “Il SIMGLab è da anni una presenza fissa dei congressi SIMG – spiega il Prof. Claudio Cricelli – Ma i simulatori evolvono e diventano sempre più pratici e facili da utilizzare. Stiamo pensando di farne un uso intensivo, al fine di apprenderne le tecniche dalle basi della medicina fino ai livelli più avanzati. In questo congresso abbiamo una grande partecipazione e cogliamo l’occasione per promuovere, accanto alla formazione teorica delle conoscenze, anche una formazione pratica, consistente nel saper fare delle attività, dimostrando di saperle fare. Il SIMGLab quindi non sarà solo all’interno del congresso, ma diventa una struttura permanente all’interno della nostra sede, come un laboratorio continuo di apprendimento”.