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zienti (66.7%) della coorte di studio. Nel
dettaglio, 39 pazienti (40.6%) presentava- Tabella 3 - Potenziale associazione tra qualsiasi grado di fibrosi epatica (valutata
no steatosi lieve, 20 moderata (20.8%) e 5 da FIB-4 o TE) e rischio di presentarsi con placca aterosclerotica o c-IMT anormale
grave (5.2%). Considerando i 64 pazienti
con segni ecografici di steatosi, il punteggio Placca Aterosclerotica cIMT Patologico
HSI ha confermato la diagnosi in 39 casi OR 95% CI p OR 95% CI p
(60.9%); tre pazienti (4.7%) hanno mostra-
to un HSI negativo per la diagnosi di steato- Fibrosi mediante FIB-4 6.667 2.213–20.087 <0.001 1.689 0.553–5.161 0.358
si e 22 (34.4%) un punteggio dubbio. Fibrosi mediante TE 4.778 0.954–23.938 0.057 3.696 0.443–30.865 0.227
Complessivamente, i soggetti con stea-
tosi diagnosticata da ultrasuoni e/o HSI
erano 66 (68.8%), mentre il gruppo senza lesterolo HDL (p <0.05). La fibrosi epatica, avevano un LSM < 7,9 KPa, mostrando
steatosi (sia US che HSI) comprendeva 30 valutata da LSM > 7.9 KPa, è stata riscon- fibrosi assente o non significativa. Secon-
(31.3%) casi. La steatosi epatica aveva una trata in 8 pazienti (8.3%) e uno di questi do l’indice FIB-4, 71 pazienti (73.9%) non
correlazione statisticamente significativa aveva una misurazione della rigidità epa- presentavano fibrosi, mentre 25 (26.1%)
con insulina a digiuno (p <0.05), BMI (p tica indicativa di fibrosi avanzata (LSM > riportavano risultati indeterminati. Nes-
<0.05) e una correlazione inversa con il co- 9.9 KPa). I restanti 88 pazienti (91.7%) sun paziente ha raggiunto un punteggio
>2.67 (Tabella 2). La fibrosi epatica valu-
tata da TE era significativamente associata
con BMI (p <0.001) e cIMT (p <0.05). La
Tabella 2 - Caratteristiche non invasive ed ecografiche dei 96 pazienti FCHL fibrosi epatica valutata dall’indice FIB-4
insulino-sensibili inclusi nello studio aveva una correlazione statisticamente
significativa con sesso (p <0.05), cIMT (p
FIB-4 0.9 (0.7) <0.05) e placca aterosclerotica (p <0.05).
HSI 34.9 (6.4)
Quando è stata testata la potenziale asso-
LSM, KPa 5.1 (2.2) ciazione tra qualsiasi grado di fibrosi epa-
cIMT, mm 1 (0.30) tica valutata dall’indice FIB-4 e il rischio
di presentare una placca aterosclerotica,
PWV, m/s 9.7 (4.3) è stata riscontrata una significatività sta-
tistica (OR 6.667, p <0.001). Quando la
Steatosi in base a US, n [%]
fibrosi epatica è stata identificata da TE, è
Absent 32 (33.3) stato riscontrato un aumento del rischio di
oltre 4 volte di presentare placca ateroscle-
Mild 39 (40.6)
rotica, sebbene il dato non abbia raggiun-
Moderate 20 (20.8) to la significatività statistica (OR 4.778,
p=0.057) (Tabella 3).
Severe 5 (5.2)
Steatosi in base a score HSI, n [%] Secondo la stima della fibrosi epatica, un
modello di regressione logistica multiva-
HSI < 30 11 (11.5) riabile è stato progettato per valutare il
30 < HSI < 36 44 (45.8) rischio di sviluppare malattia ateroscle-
rotica. Coerentemente con la fisiopatolo-
HSI > 36 41 (42.7) gia, abbiamo testato la dipendenza della
Fibrosi Epatica in base a LSM by TE, n [%] variabile “presenza di placca” dall’indice
FIB-4, corretto per ipertensione arterio-
LSM < 7.9 KPa 88 (91.7) sa, abitudine al fumo e sesso. Il modello di
regressione ha mostrato che il punteggio
7.9 KPa > LSM < 9.9 KPa 7 (7.3)
FIB-4 era in grado di predire in modo indi-
LSM > 9.9 KPa 1 (1) pendente la presenza di placca (OR 6.863,
p<0.001).
Fibrosi Epatica in base a FIB4, n [%]
FIB4 < 1.30 71 (74) DISCUSSIONE
1.45 < FIB4 < 2.67 25 (26) La stretta interconnessione tra i principali
FIB4 > 2.67 0 (0) contributori alla malattia cardiometaboli-
ca nei pazienti con FCHL è stata ad oggi
ampiamente studiata. 13,14 La NAFLD è già
I dati sono mostrati come mediana e IQR o come numero e percentuale (%). stata suggerita come una caratteristica
Abbreviazioni: FIB-4, punteggio fibrosi-4; HSI, indice di steatosi epatica;
LSM, misurazione della rigidità del fegato; TE, elastografia transitoria. integrante della FCHL, a causa dell’ampia
sovrapposizione tra la steatosi e il fenoti-
Rivista Società Italiana di Medicina Generale n. 1 • 2023 21