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risultati in relazione alla tipologia dei pazienti considerati ed in
Controlli COVID lievi COVID severi
particolare in relazione alla gravità della malattia COVID-19. Tut-
Attività fisica tavia, i nostri dati evidenziano nei pazienti reduci dal COVID-19 un
valore di PCS di 66.3% e di MCS di 59.5%, risultati sostanzialmente
sovrapponibili ad uno studio italiano riportante valori di 55.3% e
Salute mentale Ruolo fisico 48.7% per PCS e MCS testati ad un mese dalla risoluzione della
malattia COVID-19 . Inoltre, i nostri risultati non sono dissimi-
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li dall’unico studio, condotto in Germania, pertinente al set della
medicina generale, dove PCS e MCS hanno evidenziato valori del
49.2% e 45.7% . In letteratura sembrerebbe esservi discordanza
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Stato emotivo Dolore fisico sulla relazione tra valori di PCS e specialmente di MCS ed una mag-
giore severità della malattia COVID-19 acuta, espressa dalla neces-
sità di ricovero o di degenza in rianimazione . Al contrario, nel
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nostro lavoro si è riscontrata una forte associazione tra maggior
gravità della malattia COVID-19 e peggior punteggio sia di PCS
che di MCS. COVID-19 è risultato essere l’unico fattore associato
Attività sociali Salute generale in modo indipendente a MCS, mentre PCS è stata predetta sia da
COVID-19 che dal punteggio del test di fragilità CSHA. Pertanto, la
peggior performance della salute mentale rispetto alla salute fisica
Vitalità
da una parte e la fortissima relazione tra MCS e COVID-19 dall’al-
tra suggeriscono una importante componente psicologico-emotiva
Figura 3 - Grafico radar raffigurante le medie degli otto
componenti dello score SF-36 (attività fisica, ruolo e salute nella valutazione del proprio stato di benessere nei pazienti poten-
zialmente affetti da long COVID.
fisica, dolore fisico, salute in generale, vitalità, attività sociali, Sono presenti delle differenze fra i dominii esplorati con il test
ruolo e stato emotivo, salute mentale) nei soggetti di controllo SF-36 nei pazienti potenzialmente affetti da long COVID 9-11 ? La
(n=83), nei pazienti COVId-19 lievi a domicilio (n=74) e nei pazienti risposta a questa domanda è senz’altro affermativa: non solo nel
con sintomi severi a domicilio-ricoverati in ospedale (n=75) nostro lavoro ma anche in letteratura sono presenti fortissime dif-
ferenze fra i risultati degli otto dominii esplorati. In accordo con
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Temperoni et al. , nel nostro studio è risultato in particolare esse-
sociati all’invecchiamento la più alta correlazione si è osservata con re fortemente compromesso il ruolo, sia fisico ma anche emotivo.
la presenza di ipertensione arteriosa (z=-14.80, p<0.001), seguita Ambedue questi parametri si sono dimostrati fortemente associati
dall’età (z=-13.96, p<0.001) e dalla presenza di malattie cardiova- ad una maggior severità di malattia COVID-19, indipendentemen-
scolari (z=-10.90, p<0.001). te che fosse occorsa a casa o avesse necessitato di ricovero. La di-
minuzione del proprio ruolo, in particolare del ruolo fisico ma non
DASS-21 solo, sembra essere un fattore osservato concordemente negli studi
Si è osservato un trend lineare significativo per valori più elevati nei quali SF-36 sia stato utilizzato per caratterizzare la sindrome
del test DASS-21 partendo dai controlli (CO, n=83, mediana 10.0), long COVID. Ed in effetti tale percezione pare essere in accordo con
ai pazienti paucisintomatici a domicilio (DP, n=74, mediana 8.5), la sintomatologia fisica più frequentemente presentata da questi
a domicilio con sintomatologia severa (DS, n=58, mediana 13.5), pazienti che lamentano in particolare faticabilità. Tuttavia, in que-
ai pazienti ricoverati in ospedale (OS, n=17, mediana 14.0) test di sta percezione di mancanza di ruolo, anche emotivo, e di scarsa
Kruskal-Wallis p=0.004, per trend lineare p=0.005 (DS vs CO/DP, salute mentale sicuramente si inseriscono anche elementi di tipo
p<0.05). Fra le componenti del test, questo andamento è stato con- psicopatologico che sembrano di fatto essere l’aspetto forse premi-
fermato per la depressione (p=0.003) e per l’ansia (p=0.001), ma nente della sindrome long COVID. In accordo con la letteratura, si
non per lo stress (p=0.183). è osservato come depressione e ansia persistessero maggiormente
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in quei pazienti con una pregressa malattia COVID-19 più severa .
DISCUSSIONE La percezione della propria salute fisica e psichica si inserisce chia-
ramente in un complesso di variabili che comprendono patologie
In questo studio, si è osservato un valore di PCS progressivamente fortemente impattanti quali quelle coinvolgenti il rene, il fegato,
decrescente partendo dai soggetti di controllo per arrivare ai pa- quelle neurologiche e psichiatriche oltreché le malattie associate
zienti con COVID-19 ricoverati in ospedale; tuttavia, i soggetti con all’invecchiamento quali quelle cardiovascolari, l’ipertensione ed
COVID-19 lieve a domicilio avevano valori sovrapponibili a quelli il diabete. Vanno tenuta in considerazione la fragilità del singolo
dei controlli. I dati di MCS sono sostanzialmente simili, con due oltre al contesto socio familiare. La modellazione strutturale delle
differenze: i soggetti con COVID-19 lieve a domicilio presentavano equazioni evidenzia in particolare il forte effetto di COVID-19, nel
valori inferiori del test rispetto ai controlli e, considerati global- condizionare negativamente sia la percezione di salute fisica che
mente, i pazienti guariti da COVID-19 avevano valori medi di MCS psichica, in associazione ad altre patologie specie di tipo neuro-psi-
inferiori a quelli di PCS (59.5% vs 66.3%). chiatrico. Al contrario, la senescenza e le patologie che vi si associa-
Il test SF-36, utilizzato in questo lavoro, è sicuramente uno dei test no, sembrano impattare solo in modo più modesto sulla percezione
più affidabili per indagare in merito alla percezione della qualità di salute psichica. Questi dati si accordano perfettamente con la
della vita, sia per la completezza delle sfere indagate, che per l’affi- letteratura: nel paziente affetto da long COVID verrebbe a costitu-
dabilità e facilità esecutiva. Ed infatti questo test è stato utilizzato irsi una correlazione funzionale tra lo stigma, la sindrome da stress
per valutare la percezione della qualità della vita nei pazienti reduci post traumatico, la salute mentale e la qualità della vita.
da COVID-19 3,5,7-9 . In letteratura, emerge una forte variabilità dei Questo studio presenta alcuni limiti. Innanzitutto, è uno studio
28 Rivista Società Italiana di Medicina Generale n. 1 • 2023